home | Generale | Confesercenti: “Ztl, lo strano caso dello studio scomparso. Il vero inquinamento a Torino è quello dell’incompetenza e della malafede”. Il presidente Banchieri: “L’ultimo atto di una pantomima indecorosa da parte della giunta Appendino”

Confesercenti: “Ztl, lo strano caso dello studio scomparso. Il vero inquinamento a Torino è quello dell’incompetenza e della malafede”. Il presidente Banchieri: “L’ultimo atto di una pantomima indecorosa da parte della giunta Appendino”

30 Novembre 2019

Torino, 30 novembre 2019 – Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti, dichiara: “Dunque, anche l’ultimo pilastro del già traballante edificio della Ztl targata Appendino è miseramente crollato. L’ammissione dell’assessore Unia che non esiste alcuno studio ambientale sancisce definitivamente ciò che quanti si oppongono al provvedimento hanno sempre sostenuto: non c’è alcuna evidenza di un beneficio ambientale e il provvedimento serve soltanto a fare cassa. Circostanza, quest’ultima, sempre negata dalla stessa sindaca Appendino, salvo la smentita clamorosa rappresentata dall’aver messo a bilancio quasi quattro milioni per il solo 2020. Ora, non l’assessore Unia (è inutile aspettarsi spiegazioni da un amministratore che chiede ai cittadini un atto di fede sulla bontà di un provvedimento), ma la sindaca in persona dovrebbe spiegare come si sia potuti arrivare a questo punto. Ma, ancora una volta, c’è da giurare che assisteremo ai ben noti funambulismi verbali. Qualcuno su giornali di questa mattina, a proposito dello studio sempre annunciato e che non arrivava mai, ha scomodato il Godot di Beckett. Ma quello è teatro serio: qui siamo piuttosto in zona Bagaglino. La realtà drammatica è che in questi anni abbiamo assistito a una pantomima indecorosa: uno studio annunciato e mai esistito, a fronte di un altro studio ben noto (quello di 5T) che smentisce gli effetti ambientali della Ztl lunga, e la negazione di ciò che era da subito evidente: quello che viene pomposamente definito ‘centro aperto’ non è altro che una tassa d’ingresso che rischia di far morire le attività del centro e compromettere il diritto alla mobilità  dei cittadini. Il tutto condito dalle fumisterie dell’assessora Lapietra, la quale negli incontri con le associazioni aveva sempre l’aria della maestrina che spiega le cose ad allievi un po’ testoni: è quello che loro chiamano ‘dialogo’. La verità è che gli unici inquinatori in questa città sono Appendino e i suoi assessori. E diffondono veleni ben più pericolosi dell’anidride carbonica: l’improvvisazione, il dilettantismo, la malafede”.