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Il “ddl concorrenza” è legge, ecco le principali misure. Confesercenti: bene turismo, carburanti e Ncc, ma sull’energia possibili rischi per le imprese

03 Agosto 2017

Dopo quasi due anni dalla presentazione del primo testo, il ddl concorrenza diventa legge. Queste, in sintesi, alcune delle principali misure.

Rc Auto.Un emendamento approvato in Commissione attività produttive reintroduce il meccanismo del tacito rinnovo delle polizze in scadenza del ramo danni. Previsti sconti per i clienti che installano la scatola nera e accettano di sottoporre il veicolo a ispezione o di collocare un dispositivo che impedisce alla persona di accendere il motore se ha bevuto troppo. Tariffe più basse anche per gli automobilisti `virtuosi´ che risiedono nelle aree a più alta sinistrosità e con prezzi medi maggiori. I criteri per applicare la scontistica saranno indicati dall’Ivass a cui spetta anche la verifica. Nel caso di mancato sconto sono previste sanzioni amministrative per le assicurazioni da 5.000 euro a 40.000 euro.

Energia. Slitta dal 1 gennaio al 1 luglio 2019 la fine del mercato di maggior tutela per l’energia elettrica e il gas. Arriva, inoltre, la possibilità di rateizzare le maxi-bollette causate da ritardi o disguidi dovuti al fornitore del servizio. Viene eliminata la possibilità di mettere all’asta la fornitura di energia elettrica per quegli utenti che non avranno optato per un operatore alla scadenza del regime di mercato tutelato.

Trasporto pubblico non di linea. Entro un anno dall’entrata in vigore del ddl il governo è delegato ad adottare un decreto legislativo per la revisione della disciplina in materia di autoservizi pubblici non di linea, come Uber e Ncc.

Farmacie. Le società di capitali potranno essere titolari di farmacie ma dovranno rispettare un tetto del 20% su base regionale. I titolari potranno prestare servizio in orari o periodi aggiuntivi rispetto a quelli obbligatori previa comunicazione all’autorità sanitaria competente e alla clientela.

Hotel. Gli alberghi saranno liberi di fare alla clientela offerte migliori rispetto a quelle dei siti Internet di prenotazione online come Booking.

Razionalizzazione rete carburanti. Approvato in Aula alla Camera un emendamento che ritocca la norma già modificata al Senato che riguarda le attività di dismissione degli impianti di distribuzione dei carburanti che cessano definitivamente l’attività di vendita. Si conferma che in caso di riutilizzo dell’area i titolari di impianti di distribuzione dei carburanti procedono alla rimozione delle strutture interrate ma, nel caso di accertata contaminazione, si precisa che si procede alla bonifica in ogni caso.

 

La valutazione di Confesercenti

Interventi positivi per turismo, rete carburanti e trasporti. Ma la liberalizzazione del mercato energetico e del gas porterà inevitabilmente qualche rischio per le PMI, da contrastare evitando meccanismi di silenzio-assenso e prevedendo l’ingresso consapevole dei consumatori nel nuovo regime: questa la valutazione della Confesercenti.

Tra gli interventi postivi del DDL, c’è senz’altro l’annullamento del parity rate che sancisce, una volta per tutte, la nullità delle clausole contrattuali che limitano la libertà di impresa vietando alle attività ricettive di offrire prezzi e condizioni migliori rispetto a quelli praticati dalle piattaforme telematiche.

Bene pure la razionalizzazione degli impianti di distribuzione carburanti: si tratta di un intervento che chiediamo con insistenza da anni e che è necessario per la riqualificazione della rete. La razionalizzazione sarebbe potuta essere però più incisiva: siamo ancora lontani dalla media europea sia in termini di numero di punti vendita che di erogato medio per impianto. L’intervento contenuto nel DDL, comunque, dovrebbe portare alla chiusura di 3-4mila punti vendita, ormai incompatibili con le normative ambientali e del codice della strada.

Accogliamo con moderata soddisfazione anche l’avvio della riforma del trasporto pubblico non di linea. La riforma non era più rinviabile, anche se la delega al Governo prevista dal DDL non è perfettamente in linea con quanto sancito recentemente dal Consiglio di Stato. Bisogna individuare un percorso che segua i principi della concorrenza e del diritto europeo – con una più netta separazione dei servizi di noleggio con conducente (NCC) e di taxi – della regolazione delle attività delle piattaforme tecnologiche e dell’adeguamento del sistema sanzionatorio proporzionalmente alla gravità delle violazioni.

Bene anche la proroga al 2019 della liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica: le imprese avranno più tempo per prepararsi ad un cambiamento che potrebbe porre delle problematicità, soprattutto per la attività aziendali più piccole e fragili. La deregulation del mercato energetico, per essere efficace e sicura, deve basarsi sulla consapevolezza dei consumatori: per questo, oltre a ribadire la nostra contrarietà al silenzio-assenso, auspichiamo che la riforma, nella sua fase attuativa, venga accompagnata da una massiccia campagna di informazione istituzionale, sotto la responsabilità dell’Autorità per l’energia elettrica e gas. Una comunicazione che non può essere lasciata nelle mani di canali informativi impropri – perché di tipo commerciale – predisposti dagli operatori energetici.