home | Generale | Otto benzinai su dieci hanno aderito allo sciopero in Piemonte. Faib-Confesercenti: “Percentuale altissima, ora un confronto a tutto campo con il governo sui problemi del settore”. Questa mattina presidio dei gestori in piazza Castello e incontro in prefettura

Otto benzinai su dieci hanno aderito allo sciopero in Piemonte. Faib-Confesercenti: “Percentuale altissima, ora un confronto a tutto campo con il governo sui problemi del settore”. Questa mattina presidio dei gestori in piazza Castello e incontro in prefettura

25 Gennaio 2023

Torino, 25 gennaio 2023 – In Piemonte otto benzinai su dieci hanno aderito allo sciopero della categoria proclamato dalla Faib-Confesercenti e dalle altre sigle del settore: è il dato rilevato da Confesercenti fra le stazioni di servizio operanti in Piemonte.

Va precisato che il dato si riferisce agli impianti con il “tradizionale” gestore: è al netto, cioè, degli impianti “ghost”, di quelli presenti sulla Gdo, di quelli gestiti direttamente dalle compagnie petrolifere e di quelli aperti perché precettati.

“Si tratta – dice Vincenzo Nettis, presidente di Faib-Confesercenti – di un’adesione altissima: evidentemente, la stragrande maggioranza dei colleghi ha capito l’importanza della posta in gioco. Ma speriamo soprattutto che l’abbia capita il governo. Ora bisogna guardare avanti, non solo dando una soluzione immediata ai problemi che hanno dato origine alla protesta di oggi, ma anche a temi di più ampio respiro. Abbiamo ridotto la durata dello sciopero, perché qualche segnale positivo dal governo è arrivato; ma è venuto il momento di aprire un confronto a tutto campo sul futuro del nostro settore che ha bisogno di essere profondamente riformato. Questo abbiamo sottolineato in occasione del nostro incontro di questa mattina in prefettura, nel corso del quale abbiamo chiesto che il prefetto si faccia portavoce con il governo di questa esigenza, che riguarda non solo noi, ma la generalità dei cittadini”

Prima dell’incontro in prefettura, si è tenuto in piazza in piazza Castello un presidio dei gestori (vedi foto). “Abbiamo voluto portare – dice Nettis – la protesta fuori dai nostri impianti, per spiegare ai cittadini che non siano noi i responsabili dei rincari di benzina e gasolio“.