home | Fisco | Manovra economica, Confesercenti: “Ci sono risposte importanti, ma poche risorse. Fare di più sul fisco, pressione vicina al 43%”. Il presidente Gronchi: “Necessario correggere la misura sulla detassazione degli aumenti salariali, 3,5 milioni di lavoratori del terziario e del turismo hanno rinnovato nel 2024”

Manovra economica, Confesercenti: “Ci sono risposte importanti, ma poche risorse. Fare di più sul fisco, pressione vicina al 43%”. Il presidente Gronchi: “Necessario correggere la misura sulla detassazione degli aumenti salariali, 3,5 milioni di lavoratori del terziario e del turismo hanno rinnovato nel 2024”

24 Ottobre 2025

“È una legge di Bilancio che dà risposte importanti, ma che parte con risorse troppo limitate. In una fase di consumi in frenata e lavoro impoverito, serviva un intervento fiscale più deciso”, dichiara Nico Gronchi, Presidente di Confesercenti.

“Positiva la detassazione dei rinnovi contrattuali, ma con due criticità. I circa 3,5 milioni di lavoratori del terziario e del turismo che hanno rinnovato nel 2024 devono essere totalmente inclusi nel beneficio. Inoltre, la misura non distingue tra contratti firmati da soggetti realmente rappresentativi e quelli in dumping”.

“La pressione fiscale resta nel 2026 vicina al 43% e il rapporto tra imposte dirette e PIL supera il 15%, sui massimi storici: un livello che continua a comprimere consumi e potere d’acquisto. Con questa impostazione l’effetto sulla crescita sarà minimo: nullo nel 2026, +0,1% nel 2027 e di nuovo nullo nel 2028 secondo le nostre stime”.

“Così rischiamo una manovra corretta nell’impianto ma priva della spinta necessaria. Con consumi deboli e prelievo ancora alto la crescita non può ripartire: servono misure fiscali più incisive e un riconoscimento pieno della contrattazione di qualità, a tutela del lavoro e della domanda interna”.