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Fisco, Confesercenti: “Un errore non spostare le scadenze, il maxi ingorgo di adempimenti drenerà liquidità delle imprese”. La presidente De Luise scrive al premier Conte

17 Luglio 2020

Non spostare le scadenze fiscali è un grave errore: da oggi sino a fine mese c’è un maxi-ingorgo di termini e adempimenti fiscali che va assolutamente evitato. Anche perché rischia di drenare la liquidità di tantissimi imprenditori, già messa a dura prova dalle difficoltà sorte per effetto dei provvedimenti restrittivi alle libertà personali ed alle attività produttive e commerciali imposte per arginare l’espandersi dell’epidemia da COVID-19. Così Confesercenti.

Il combinato dei prelievi fiscali rimandati nel periodo del “lockdown”, di quelli ordinari che dovrebbero essere rimandati ora relativi alla dichiarazione dei redditi, di quelli straordinari in scadenza a settembre e i versamenti relativi al II acconto delle imposte sui redditi e dell’IMU, potrebbero scatenare la ‘tempesta perfetta’ sulle imprese, con grave rischio soprattutto per le attività piccole e medie. Una situazione che potrebbe portare molti contribuenti a non essere in grado di rispettare le scadenze.

La soluzione corretta sarebbe far slittare i versamenti relativi alle dichiarazioni dei redditi almeno fino alla fine di ottobre, per evitare un altro ingorgo che si profila con la scadenza del 30 settembre, e, soprattutto, la possibilità di rateizzare i versamenti per un congruo periodo di tempo, anche oltre la fine del corrente anno fiscale. Gli eventi eccezionali di quest’anno dovrebbero infatti indurre il Governo a superare la “sacralità” della scadenza del 31 dicembre imposta per esigenze di bilancio pubblico e concedere la possibilità di rateizzare le prossime scadenze con pagamenti anche oltre la fine dell’anno per evitare che tante imprese rischino la chiusura definitiva: riteniamo che sia più lungimirante incassare un po’ più tardi ma incassare, anziché causare una chiusura indiscriminata di tante piccole realtà imprenditoriali.

 

Su questo la presidente di Confesercenti patrizia De Luise ha scritto  al premier Giuseppe Conte. Di seguito il testo della lettera.

Carissimo Presidente,
facendo seguito ai nostri precedenti incontri e all’impegno che reciprocamente ci siamo assunti, sottopongo alla Sua attenzione quanto segue:

· non spostare le scadenze fiscali sarebbe un grave errore;

· da oggi alla fine del mese, c’è un maxi ingorgo di termini ed adempimenti fiscali che va assolutamente evitato. Si rischia di drenare liquidità a tantissime imprese già messe a dura prova dagli effetti dei provvedimenti adottati per arginare l’espandersi del Covid-19;

· altrettanto in questa fase, la questione degli ammortizzatori sociali che è di fondamentale importanza;

· l’accesso alla cassa integrazione deve essere reso il più semplice possibile ed è altrettanto indispensabile prevederne una sua estensione per ulteriori 18 settimane. Se non verrà prorogata nel commercio e nel turismo, migliaia di contratti a tempo determinato potrebbero non essere rinnovati a settembre. Anche la posizione dei lavoratori a tempo indeterminato è fragile: due su dieci potrebbero perdere il posto di lavoro;

· la ripartenza è al di sotto delle attese. Dobbiamo dare più certezze alle imprese e ai lavoratori che in esse sono occupati.

Auspico che quanto sopra evidenziato possa essere fatto proprio dal Suo Governo.