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Ambulantato, negli ultimi anni tante chiusure e per chi è rimasto incassi e redditi in calo

29 Novembre 2016

Confesercenti: “I bandi per l’assegnazione dei posteggi mettono in sicurezza le aziende,

affrontiamo finalmente i veri problemi di una categoria in profonda crisi da anni”

 

Torino – La discussione infinita – e spesso strumentale – sulla Bolkestein ha relegato in secondo piano i tanti problemi dell’ambulantato, quelli cioè che spiegano il profondo disagio della categoria. Bastano pochi dati per illustrare il fenomeno che si manifesta sempre più grave almeno dall’inizio del decennio.

 

AMBULANTATO / SEMPRE MENO IMPRESE

Nel 2016 (dati al terzo trimestre) le imprese ambulanti a Torino sono scese per la prima volta sotto la soglia delle 4000, attestandosi a 3898; erano 4353 nel 2010. Dunque, un calo di 309 unità pari al 7,9%. Leggermente più alto il calo in tutta la provincia: -12%. Ecco la tabella completa (fonte: Camera di Commercio di Torino).

Anno                               2016            2010            Differenza 2016/2010

Torino                             3898            4353            -455 / -11,6%

Torino e provincia            7516            8423            -907 / -12,0%

È purtroppo prevedibile che a fine 2016 il dato sarà ancora peggiore, non solo perché la crisi del settore non accenna a diminuire, ma anche perché tradizionalmente il più alto numero di chiusure si registra negli ultimi mesi dell’anno.

 

AMBULANTATO / REDDITI IN COSTANTE CALO

Se comunque in molti hanno evitato la chiusura, la loro situazione dal punto di vista economico in questi anni si è andata deteriorando. Da uno studio condotto da Confesercenti risulta che fra il 2010 e il 2015 (ultimo anno disponibile di dichiarazione dei redditi) gli incassi degli ambulanti sono scesi in media fra il 15% e il 25% e il reddito addirittura fra il 20% e il 25%.

 

AMBULANTATO / TASSA RIFIUTI SEMPRE PIU’ CARA

Questi cali non sono spiegabili esclusivamente con la crisi economica che ha contratto i consumi: anche la tassazione, specialmente quella locale ha fatto la su parte. Prendiamo il caso della tassa rifiuti: a Torino è aumentata in modo significativo ed è comunque fra le più alte d’Italia. Ecco un confronto fra il 2016 e il 2008 (anno dal quale incominciano  verificarsi aumenti significativi).

Categoria                                           Tassa 2008           Tassa 2016           Variazione 2016/2008  Conferimenti 2015/2004

– Banco alimentare 10mq – 6 posti     1979                       3027                        +1048 (+34,6%)             +2%

Come si vede, a fronte di un livello di conferimento praticamente stabile, la tassa rifiuti è aumentata di oltre un terzo.

Impietoso anche il confronto fra Torino e altre grandi città.

TORINO                      MILANO            BOLOGNA                    ROMA

Tariffa    Tassa 2016           Tariffa    Tassa 2016           Tariffa    Tassa 2016           Tariffa    Tassa 2016   

50,45    3027                         20,39    1224                        14,82      890                        42,24    2535

         

AMBULANTATO / IL MECCANISMO DEI BANDI PREMIA GLI ATTUALI

CONCESSIONARI, GARANTENDO LORO I POSTEGGI CHE GIÀ HANNO

In una situazione come questa pensare che il problema o la causa della crisi siano i bandi Bolkestein è quanto meno fuorviante. Tanto più che sono proprio i bandi lo strumento per dare a ciascun operatore la sicurezza di riottenere il posteggio per i prossimi dodici anni. Non parteciparvi è invece il modo più sicuro per perdere ogni diritto acquisito.

In base a quanto disposto dalla normativa regionale, i bandi di partecipazione per la concessione dei posteggi su mercati prevedono che all’ambulante venga attribuito un punteggio sulla base di diversi parametri/condizioni. Il partecipante che consegue il punteggio più alto ottiene la concessione del posteggio.

Per il modo come sono strutturati i bandi, i punteggi più alti premiano le condizioni nelle quali già si trovano gli attuali concessionari dei posteggi, mentre chi partecipa per un posteggio diverso da quello avuto sinora (caso evidenziato nella colonna “altro partecipante” dell’esempio sottostante), si vede attribuire un punteggio più basso.

Dunque, in sostanza, questo meccanismo garantisce di fatto la continuità dei posteggi in capo agli attuali concessionari per almeno altri 12 anni.

Dice Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti: “Questi pochi dati dimostrano come sia necessario intervenire subito per dare sollievo a una categoria che più di altre ha patito la crisi di questi anni, per di più in una situazione di incertezza rappresentata dal problema dell’assegnazione dei posteggi. Ora almeno su questo fronte gli ambulanti possono guardare con sicurezza al futuro, partecipando ai bandi. E finalmente potremo concentrarci per aiutare la categoria a venire fuori dalle difficoltà che la vicenda Bolkestein aveva fatto finire nel dimenticatoio: anche di ciò va considerato responsabile chi in questi anni ha agitato questa vicenda in modo strumentale e irresponsabile”.