home | Generale | Confesercenti: “I torinesi per il Natale riscoprono il fascino delle botteghe. Alimentare in crescita. Ai regali 230/250 euro. Il prossimo è l’ultimo week end di acquisti per le feste, i Comuni sospendano il blocco del traffico”

Confesercenti: “I torinesi per il Natale riscoprono il fascino delle botteghe. Alimentare in crescita. Ai regali 230/250 euro. Il prossimo è l’ultimo week end di acquisti per le feste, i Comuni sospendano il blocco del traffico”

20 Dicembre 2018

Torino, 20 dicembre 2018 – Sono quasi un quarto in più rispetto al 2017 i torinesi che quest’anno stanno riscoprendo il fascino delle botteghe e dei piccoli negozi per gli acquisti e i regali di Natale. Anche nella nostra città si conferma il trend segnalato dal sondaggio condotto da Swg per Confesercenti sul canale preferito di spesa in vista delle festività. Stabili i mercatini e le bancarelle, e anche il web, dopo la crescita impetuosa degli ultimi anni. Cala, sia pure di poco, l’appeal delle grandi strutture.

È questa la tendenza più significativa del Natale 2018, che – pur in presenza di una spesa media sostanzialmente invariata per i regali (fra i 230 e i 250 euro) – dovrebbe favorire la piccola distribuzione.

“Si tratta di un fatto sicuramente positivo – commenta Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti. Certo, la spesa non aumenterà di molto, ma il fatto che si concentri maggiormente nelle piccole attività dovrebbe dare loro un po’ di respiro dopo la contrazione dei consumi, che nei primi dieci mesi del 2018 ha raggiunto il 2% per i piccoli negozi. I commercianti – le cui valutazioni abbiamo raccolto negli ultimi giorni nel corso della nostra consueta indagine prenatalizia – parlano per ora di una sostanziale conferma dei risultati dello scorso anno, ma contiamo sullo slancio delle tredicesime”.

> ALIMENTARE SUPERSTAR

Il ritorno alla bottega favorisce prima di tutto il settore alimentare, con sempre più torinesi disposti a spendere per avere cibo di qualità e per riscoprire le tradizioni locali nei negozi specializzati, che riescono a offrire varietà, qualità e genuinità rispetto alla standardizzazione delle grandi strutture. Anche in questo 2018, dunque, la tradizione è rispettata e il budget per la cena della vigilia e per il pranzo del 25 si prevede in aumento, per una media di 120-130 euro.

Quasi 9 torinesi su 10 trascorreranno il Natale in famiglia, o in casa di amici.

> REGALI: STABILI I CELLULARI, BENE LIBRI E PRODOTTI PER LA PERSONA

Sostanzialmente in linea con lo scorso anno, come si è detto, le spese destinate ai regali, che si attestano fra i 230 e i 250 euro. I regali per i bambini si confermano come la pesa principale del budget: prima di tutto i giocattoli e poi libri e gadget tecnologici.

Fra gli adulti, stabili i cellulari, dopo anni di aumento; crescono (+5%) tablet, abbonamenti ai servizi tv, computer ed elettronica in genere. Bene i libri (+8%), dopo una stagione particolarmente deludente, i profumi, i cosmetici e i prodotti per la persona e gli accessori per la casa. Continua (+10%) la crescita dei prodotti alimentari acquistati non soltanto per imbandire la tavola, ma anche come regali.

Come di consueto, più problematica la situazione dell’abbigliamento: troppo vicini i saldi (iniziano il 5 gennaio) per impegnarsi in acquisti “importanti”. Dunque, nel settore, primeggiano prodotti di valore più modesto: accessori, sciarpe, guanti, piccola pelletteria.

> I COMUNI SOSPENDANO IL BLOCCO DEL TRAFFICO NEL PROSSIMO WEEK END

I comuni sospendano il blocco del traffico sabato e domenica prossimi, ultimo week end prima del Natale: è questa la richiesta che Confesercenti rivolge alle amministrazioni di Torino e delle altre città che hano disposto le misure antismog. “Comprendiamo – spiega il presidente, Giancarlo Banchieri, le esigenze di tutela della salute pubblica. Ma il prossimo sarà il week end antecedente il Natale, nel quale si verifica la volata finale degli acquisti e il blocco certamente non aiuta la mobilità dei cittadini. Crediamo, perciò, che una sua sospensione – in via eccezionale e per soli due giorni non lavorativi – possa essere accettabile e non comprometta tali esigenze. D’altra parte, il Natale costituisce per i commercianti un’occasione importante da favorire in ogni modo, tanto più in una situzione di persistente difficoltà nei consumi. Auspichiamo che le amministrazioni vorranno tenere conto di questa circostanza”.