home | Generale | Decretone, via libera del Senato: novità anche per le imprese. Ora passa all’esame di Montecitorio

Decretone, via libera del Senato: novità anche per le imprese. Ora passa all’esame di Montecitorio

28 Febbraio 2019
Via libera dell’Aula del Senato al decretone che introduce il Reddito di cittadinanza e Quota 100 per la pensione anticipata. Tra le modifiche apportate al testo uscito da Palazzo Chigi a metà gennaio c’è  il ‘salario minimo’ per i beneficiari del reddito di cittadinanza che saranno obbligati ad accettare un lavoro solo se lo stipendio supera gli 858 euro al mese. Ok anche alle maxi sanzioni ai datori di lavoro che impiegano in nero i lavoratori stranieri o minori o irregolarmente i beneficiari del reddito e i paletti più rigidi per l’accesso degli stranieri al reddito. Innalzato da 30.000 a 45.000 euro l’anticipo del Tfs per gli statali e via libera anche a una maggiore privacy per le spese e i prelievi effettuati con la Card per il Reddito. Più tempo per la pace contributiva: si potrà saldare quanto dovuto in 10 anni. Servirà inoltre il parere della Conferenza Stato-Regioni per assumere i navigator, i tutor che guideranno i beneficiari del reddito nella ricerca di un lavoro. Il decreto, che scade il 29 marzo, passa ora all’esame di Montecitorio.
Ecco in dettaglio le misure approvate:
PENSIONE E REDDITO DI CITTADINANZA: maggiore privacy su spese con card. Lo Stato potrà controllare i soli importi complessivamente spesi e prelevati con le card del reddito di cittadinanza e non le singole spese.
  • Obbligo lavoro solo con salario oltre 858 euro – I beneficiari del reddito di cittadinanza saranno obbligati ad accettare la proposta di lavoro solo se il salario sarà di 858 euro al mese, ovvero l’offerta è congrua se la retribuzione è superiore di almeno il 10 per cento del beneficio massimo fruibile.
  • Maxi sanzioni a chi impiega in nero beneficiari – Estese le maxi sanzioni previste per i datori di lavoro che impiegano in nero lavoratori stranieri o minori anche per l’impiego irregolare di beneficiari di reddito di cittadinanza.
  • Stretta su finti divorzi – Se la separazione o il divorzio sono avvenuti successivamente alla data del 1 settembre 2019, per poter ottenere il reddito di cittadinanza il cambio di residenza deve essere certificato da apposito verbale della polizia locale.
  • Stop reddito anche per co.co.co non regolari – Il reddito di cittadinanza sarà revocato a chi ha un contratto di collaborazione coordinata e continuativa per il quale non siano state inviate le comunicazioni obbligatorie da parte del datore di lavoro. La decadenza del beneficio era già prevista per i lavoratori dipendenti e autonomi in caso di assenza di comunicazioni obbligatorie.
  • No incentivi a datori non in regola con quote disabili – Gli incentivi per chi assume beneficiari di reddito di cittadinanza non spetteranno ai datori di lavoro che non rispettano le quote di assunzione dei lavoratori con disabilità  appartenenti alle categorie protette, a meno che non assumano percettori del beneficio appartenenti alle medesime liste.
  • Con dimissioni si perde reddito ma beneficio resta a famiglia – Non avrà diritto al reddito di cittadinanza solo il componente del nucleo familiare disoccupato a seguito di dimissioni volontarie nei dodici mesi successivi alla data delle dimissioni, fatte salve le dimissioni per giusta causa.
  • Serve parere regioni per assumere navigator – Servirà il parere della Conferenza Stato-Regioni per procedere all’assunzione dei cosiddetti ‘navigator’, i tutor che seguiranno i beneficiari del reddito di cittadinanza nel percorso di ricerca del lavoro. Per consentire la stipulazione dei contratti dei navigator sono stanziati 500 milioni in 3 anni.
  • Paletti più rigidi per reddito a stranieri –  I cittadini di Stati non appartenenti alla Ue devono produrre “apposita certificazione rilasciata dalla competente autorità dello Stato estero, tradotta in lingua italiana e legalizzata dall’Autorità consolare italiana” per comprovare la composizione del nucleo familiare. Queste disposizioni non si applicano nei confronti dei cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea aventi lo status di rifugiato politico.
  • Offerte entro 250 km con figli minori, 100 km con disabili – I beneficiari del reddito di cittadinanza con un figlio minore nel nucleo, anche in caso di coppia separata, possono ricevere offerte di lavoro in un massimo di 250 chilometri, anziché tutta Italia, nei primi 24 mesi di fruizione del beneficio o in caso di rinnovo. Il limite scende a 100 chilometri in caso di familiari di persone disabili.
  • Disabili potranno dare disponibilità a lavorare – I disabili, anche se esentati dagli obblighi di ricerca del lavoro previsti per i beneficiari del reddito, possono manifestare la loro disponibilità al lavoro.
  • Fino a 16 ore servizi sociali per beneficiari reddito – I beneficiari del reddito di cittadinanza dovranno svolgere nel Comune da un minimo di 8 a un massimo di 16 ore complessive settimanali di servizi utili per la collettività.
  • Sistema informativo reddito, più tutele privacy – Al via il Sistema informativo del reddito di cittadinanza per consentire l’attivazione e la gestione dei patti per il lavoro e dei patti per l’inclusione sociale, e per il monitoraggio, la valutazione e il controllo del beneficio. Il Sistema si avvale di due piattaforme: una all’Anpal, per il coordinamento dei centri per l’impiego, e l’altra al ministero del Lavoro per il coordinamento dei comuni. Previste maggiori tutele per la privacy.
  • Ok 6 mesi cigs per lavoratori blutec termini imerese – Anticipo di sei mesi della cassa integrazione straordinaria per garantire il sostegno al reddito ai lavoratori di imprese in crisi con un organico superiore alle 500 unità. La misura, annunciata dal vicepremier Luigi Di Maio, vale per i lavoratori Blutec di Termini Imerese.
  • Ok proroga cigs al 2020, salgono a 180 mln fondi 2019 – Proroga al 2020 della cassa integrazione guadagni straordinaria. Sono stanziati 50 milioni per il 2020 ed è rafforzata la dote già prevista per il 2019 che sale da 100 a 180 milioni. Le risorse sono a carico del Fondo sociale per occupazione e formazione.
  • Pensione sospesa a latitanti ed evasi – Sospensione della pensione ai soggetti condannati a pena detentiva con sentenza passata in giudicato per i reati con finalità terroristiche e di stampo mafioso, ai latitanti o agli evasi.
  • Incentivi imprese anche per contratti apprendistato – Gli incentivi per le imprese che assumono beneficiari del reddito di cittadinanza saranno validi anche in caso di contratto di apprendistato e non solo per i lavori a tempo indeterminato.
  • Domande pensione cittadinanza anche ai patronati – Le richieste per la pensione di cittadinanza potranno essere presentate anche ai patronati.
  • Assicurazioni inail non a carico Comuni – Le assicurazioni Inail contro gli infortuni per i beneficiari del reddito di cittadinanza che svolgono servizi sociali non saranno a carico dei Comuni ma del fondo che finanzia il Reddito.
  • 20 mln per lavoratori call center – Venti milioni per finanziare nel 2019 misure di sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti delle imprese del settore dei call center.
QUOTA 100: più tempo per pace contributiva rate in 10 anni Estensione a dieci anni della pace contributiva che per un triennio permette di coprire buchi contributivi di massimo 5 anni: si potrà saldare quanto dovuto in 120 rate mensili, invece delle 60 attuali.
  • Sale a 45.000 euro soglia anticipo Tfs – Aumenta da 30mila a 45mila euro l’anticipo del Tfs agli statali.
  • Turnover più esteso per Regioni e Comuni – Turnover più esteso per Regioni e Comuni nel triennio 2019-2021. Le amministrazioni potranno tener conto per ciascun anno, sia delle cessazioni dal servizio del personale di ruolo verificatesi nell’anno precedente, sia di quelle programmate nello stesso anno. I vincitori dei concorsi saranno tenuti a permanere nella sede di prima destinazione non meno di 5 anni.
  • Scorrimento graduatorie più veloce per assunzioni Pa – Si potranno assumere i vincitori dei concorsi nonché quelli che, sempre secondo l’ordine di merito, verranno chiamati entro il termine di efficacia triennale della graduatoria, a sostituire i primi nel caso in cui il rapporto di lavoro non sia stato avviato o sia stato interrotto per qualsiasi ragione.
  • Anticipo Tfs anche per statali già in pensione – Potrà presentare richiesta di finanziamento alle banche o agli intermediari finanziari per la liquidazione dell’indennità di fine servizio anche chi è andato in pensione prima della data di entrata in vigore del decreto.
  • Undici mln per nuove assunzioni Inail E’ autorizzata la spesa di 5,7 milioni nel 2020 e 5,5 annui dal 2021 per nuove assunzioni all’Inail.
  • Assunzioni ministero Giustizia – Per tamponare l’effetto di quota 100 che rischia di svuotare gli uffici giudiziari sono autorizzate assunzioni in deroga al blocco fino a novembre stabilito dalla legge di bilancio. Il ministero della Giustizia potrà procedere già  da metà luglio ad assumere 1.300 unità di personale non dirigenziale a tempo indeterminato.
  • Precedenza a precari scuola in concorsi – Per fronteggiare gli effetti della pensione con quota 100, nei futuri concorsi della scuola avranno precedenza i docenti che hanno maturato più esperienza. Nelle graduatorie di merito i titoli varranno il 40% del punteggio complessivo. Tra i titoli valutabili è  particolarmente valorizzato il servizio svolto presso le istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione, al quale è attribuito un punteggio fino al 50 per cento del punteggio attribuibile ai titoli.
  • Norma anti abusi su quote pensione a sindacati – L’Inps dovrà indicare nel cedolino della pensione una “precisa e puntuale informazione” sulle trattenute legate alle quote di associazione ai sindacati.
LE MISURE SALTATE: via la possibilità del rinnovo una sola volta per il Reddito, la non cumulabilità degli incentivi per le imprese con il bonus sud e l’obbligo del servizio civile di un anno per irichiedenti del reddito di cittadinanza. Stop anche la possibilità di estendere ai beneficiari del reddito di cittadinanza le agevolazioni del bonus elettricità, gas e acqua per i clienti in difficoltà economica e il reddito di cittadinanza maggiorato al del 15% in caso in cui un figlio sia studente fuori sede. Salta anche la possibilità per i datori di lavoro domestico di avere incentivi se scelgono come colf e badanti i beneficiari del reddito. Stop alla possibilità di riscattare gli anni di laurea a fini previdenziali con costi a scaglioni. Saltano poi alcune modifiche pensionistiche in favore delle donne come l’accredito figurativo di 3 anni per ogni figlio – a partire dal terzo – per le donne con almeno 50 anni d’età e 20 di contributi e quello che mirava a prevedere quattro mesi di sconto sull’età pensionabile delle mamme per ogni figlio (per un massimo di 12 mesi). Stop anche alla misura che prevedeva, in caso di rinuncia alla detassazione, l’erogazione del Tfs entro 90 giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro.
> PER SAPERNE DI PIÙ:  Confesercenti / Uffici fiscali – 011/52201