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Rivendite giornali, fino al 30 settembre si può presentare la richiesta del credito d’imposta (fino a 4mila euro): ecco come funziona

18 Settembre 2020

Fino al 30 settembre sarà possibile presentare la richiesta di accesso al credito fiscale riservato alle rivendite di giornali per l’anno 2020.

Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura massima di 4000 euro per per ciascun esercente.

La domanda deve essere presentata dal titolare o dal rappresentante legale dell’impresa, esclusivamente per via telematica,  previa autenticazione via SPID o CNS. Per la pratica è necessario seguire il seguente percorso:

  1. accedere al portale impresainungiorno.gov.it
  2. Cliccare su “Servizi on-line”
  3. Cliccare su  “Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’informazione e l’editoria”
  4. Clccare su “Credito di imposta edicole”
  5. Compilare il form che pparirà sullo scchemo con i dati richesti e inviare.

Il credito d’imposta è destinato a:

– esercenti attività commerciali che operano esclusivamente nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici; (codice Ateco attività primario 47.62.10)

– esercenti attività commerciali di vendita di merci abilitati alla vendita di quotidiani o periodici alle condizioni stabilite dall’articolo 2, comma 3, del decreto legislativo 24 aprile 2001, n. 170 (c.d. punti vendita non esclusivi),  i punti vendita non esclusivi devono avere come codice attività primaria  uno dei codici Ateco 47.26 – 47.30 – 56.3 – 47.1 – 47.61 – e come codice secondario il 47.62.10.

Calcolo del credito

Il credito d’imposta sarà parametrato ai costi sostenuti dal titolare o dalla società, per i locali nei quali si esercita l’attività, nell’anno precedente a quello della domanda di richiesta (es: per il 2020 importi pagati nel 2019); le voci da inserire devono far riferimento a:

  1. imposta municipale unica (IMU);
  2. tassa per i servizi indivisibili (TASI);
  3. canone per l’occupazione di suolo pubblico (COSAP);
  4. tassa sui rifiuti (TARI);
  5. spese per locazione, al netto dell’imposta sul valore aggiunto (IVA)
  6. servizi di fornitura di energia elettrica
  7. servizi telefonici e di collegamento a Internet
  8. servizi di consegna a domicilio delle copie di giornali
  9.    Per i punti vendita “non esclusivi” tutte le suddette voci sono commisurate per punto vendita al rapporto tra i ricavi provenienti dalla vendita di giornali, riviste e periodici al lordo di quanto dovuto ai fornitori e i ricavi complessivi.

Per ulteriori informazioni potete consultare la sezione dedicata oppure la pagina dedicata del portale impresainungiorno.gov.it

Gli uffici Confesercenti sono a disposizione per seguire gli edicolanti nella pratica. Il servizio è a pagamento.

Per informazioni telefonare allo 011-5220263

 

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