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Inail: “L’infortunio sul lavoro per Covid-19 non è collegato alla responsabilità penale e civile del datore di lavoro. Nessun aumento dei premi. Attenzione ai messaggi e alle proposte fuorvianti”

06 Luglio 2020

L’Inail (Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro) fa chiarezza sulle problematiche legate a Covid e infortuni sul lavoro. Ecco la comunicazione dell’Istituto

“Giungono da più parti a questa Direzione regionale Inail segnalazioni di società che, con l’intento di proporre i propri servizi o prodotti (test sierologici, tamponi ecc.), contattano imprese piemontesi utilizzando messaggi promozionali inesatti o fuorvianti, in particolare, a proposito di presunti aumenti del premio Inail e della responsabilità del datore di lavoro in caso di infezione da Covid-19 contratta in occasione di lavoro dai propri dipendenti.

“Fermo restando che la valutazione sulle modalità e sull’opportunità di svolgere l’attività di sorveglianza sanitaria preventiva da parte delle imprese rientra nell’ambito delle politiche aziendali dirette alla tutela del personale, tuttavia è necessario chiarire e ribadire che gli oneri infortunistici da coronavirus non incidono sull’oscillazione del tasso medio per andamento infortunistico, sono a tariffa immutata e non comportano pertanto maggiori oneri per le imprese.

“Per quanto riguarda la responsabilità del datore di lavoro in caso di infortunio per Covid-19, l’art. 29 bis legge 5 giugno 2020 n. 40 (conversione in legge del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23) dispone che i datori di lavoro pubblici e privati adempiono l’obbligo di tutela della salute e sicurezza sul lavoro ex art. 2087 c.c. mediante l’applicazione, l’adozione e il mantenimento delle prescrizioni e delle misure contenute nel protocollo condiviso dal Governo e le Parti Sociali il 24 aprile 2020 (e successive modifiche ed integrazioni) e degli altri protocolli e linee guida di cui all’art. 1, comma 14 del D.L. n. 33/2020. La norma precisa che, qualora non trovino applicazione le predette prescrizioni, rilevano le misure contenute nei protocolli o accordi di settore stipulati dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. Sull’argomento l’Istituto, al fine di diffondere una corretta informazione in proposito, ha diramato già in data 15 maggio 2020 un comunicato stampa”.

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