home | Fisco | Torino, l’esonero Cosap non vale per i dehors di piazza Emanuele Filiberto: per una vicenda di concessioni a privati non possono usufruire del beneficio. Fiepet-Confesercenti: “Non è giusto, necessario trovare subito una soluzione”

Torino, l’esonero Cosap non vale per i dehors di piazza Emanuele Filiberto: per una vicenda di concessioni a privati non possono usufruire del beneficio. Fiepet-Confesercenti: “Non è giusto, necessario trovare subito una soluzione”

13 Gennaio 2021
“SUL CANONE DI OCCUPAZIONE DEL SUOLO PUBBLICO IL COMUNE INTERVENGA
NEI CONFRONTI DI APCOA (CHE GESTISCE IL PARCHEGGIO SOTTERRANEO)”

 

Torino, 13 gennaio 2021 – Il Comune di Torino ha disposto per il 2020 (e forse sarà così anche per il 2021) l’esonero dal pagamento dell’occupazione del suolo pubblico (Cosap) per i dehors dei pubblici esercizi cittadini. Ma  i locali di piazza Emanuele Filiberto non possono usufruirne.

Lì le aree dei dehors sono state date in concessione, anni fa, dal Comune alla società Apcoa che gestisce il parcheggio sotterraneo della piazza. L’Apcoa, come società privata, non si sente legata alla disposizione comunale e reclama il canone; da parte sua, il Comune non ha ancora trovato il modo di far valere comunque l’esonero. Risultato: anche in queste condizioni di aperture a singhiozzo e di incassi scarsi gli operatori della piazza sono costretti a pagare un onere che per ciascuno di loro ammonta a diverse migliaia di euro.

“La pandemia – dice Fulvio Griffa, presidente di Fiepet-Confesercenti, la federazione dei pubblici esercizi – da quasi un anno sta bloccando interi comparti economici, ma non la burocrazia e il rimpallo di responsabilità: eppure questi sono tempi eccezionali in cui le situazioni andrebbero affrontate con un approccio diverso. Siamo subito intervenuti a tutela dei colleghi e non nutriamo dubbi sulla disponibilità e la buona volontà dell’amministrazione. Rimane però il fatto che, a oggi, queste imprese non possono usufruire di un importante beneficio valido per tutti gli altri esercenti. Senza contare, sul piano dei principi, l’ingiustizia che si sta consumando nei loro confronti. Per questo chiediamo a tutti, Comune e Apcoa, un ulteriore sforzo affinché il problema possa essere risolto e in tempi brevi”.