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Commercio, la prima riunione del tavolo di crisi. Confesercenti: “Ecco le nostre proposte per la difesa e il rilancio di negozi e mercati”. Al via due tavoli su fisco/burocrazia e innovazione

29 Gennaio 2020

Torino, 29 gennaio 2020 – Prima riunione, questa mattina, del tavolo di crisi del commercio convocato dall’assessore Sacco su proposta della Confesercenti.

“Abbiamo presentato – dice il presidente di Confesercenti, Giancarlo Banchieri – un nostro documento che sintetizza le misure a nostro parere necessarie per la difesa e il rilancio di negozi e mercati. L’assessore Sacco ha annunciato la definizione di un calandario dei prossimi incontri, durante in quali si possa entrare nel merito dei singoli provvedimenti. È comunque importante che il tavolo abbia preso avvio e che finalmente si affrontino i problemi del commercio con un approccio complessivo e sistematico, sul modello delle crisi aziendali nel settore industriale. Chiediamo alla politica di fare presto, anche con misure innovative, mai adottate per il nostro settore: la situazione si fa di giorno in giorno più preoccupante, come dimostrano i dati sulla natimortalità delle imprese recentemente diffusi”.

Per leggere il documento con le proposte di Confesercenti, clicca qui

 

Ecco il testo del comunicato stampa relativo ai lavori del tavolo di crisi

Commercio, a breve due tavoli tematici per affrontare

la crisi del settore  e rilanciare negozi e mercati

 

Torino, 29 gennaio 2020 – Due tavoli tematici per affrontare la crisi del commercio e rilanciare negozi e mercati: è questo il risultato della riunione tenutasi questa mattina fra le Associazioni di categoria (Ascom Torino e Confesercenti) e l’assessore al Commercio, Alberto Sacco. A breve i tavoli si riuniranno per esaminare nel merito le proposte venute dalle associazioni e definire misure concrete. Uno sarà dedicato ai tributi e alla semplificazione burocratica, l’altro si occuperà di elaborare misure di sostegno al commercio di vicinato per correggere gli squilibri del mercato e supportare le imprese che innovano.

Ascom e Confesercenti hanno illustrato le proprie richieste: accanto a temi  come la riduzione dei tributi locali, aumento della possibilità di rateizzazione, istituzione di un fondo di sostegno per le attività commerciali danneggiate dai cantieri, riduzione dell’Imu in caso di affitti concordati, ristrutturazione delle aree mercatali e rinnovo della concessione dei posti, riteniamo fondamentale il riconoscimento del commercio di prossimità come servizio essenziale alla Città con nuove regole chiare su e-commerce, grande distribuzione e abusivismo. Sarà inoltre necessario garantire l’accessibilità del Centro di Torino, il decoro urbano e la rioccupazione dei locali sfitti sottoscrivendo accordi con i proprietari.

Più in generale, è emersa l’esigenza di nuovo modello urbanistico che abbia fra i propri punti cardine la valorizzazione del commercio di prossimità non solo come essenziale componente economica, ma anche per la sua funzione di salvaguardia delle vivibilità e della sicurezza di vie e quartieri, e della necessità quindi di evitarne la desertificazione e rendere attrattive le aree commerciali interne alla città.

È l’inizio di un percorso che l’amministrazione sostiene con convinzionedichiara l’Assessore al Commercio Alberto Sacco.  Siamo persuasi che il commercio di vicinato sia una ricchezza per Torino, che va sostenuta con azioni concrete e con la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti

Dice il presidente di Confesercenti, Giancarlo Banchieri: “Siamo soddisfatti del fatto sia stata accolta l’impostazione che nei giorni scorsi aveva portato Confesercenti a chiedere l’istituzione del tavolo di crisi: la necessità di affrontare i problemi del commercio con un approccio complessivo e sistematico, sul modello delle crisi aziendali nel settore industriale. Un approccio innovativo, che crediamo sia l’unico adatto alla situazione di difficoltà strutturale che vive il commercio”.